• 47^ Mostra dei Ferri Taglienti. Piccoli e straordinari. I coltellini della collezione di Roberto Savi”. Come testo: La 47a Mostra dei Ferri Taglienti per l’anno 2021 è stata dedicata ai coltellini della collezione di Roberto Savi. I protagonisti sono stati infatti circa 360 coltellini e temperini di produzione nazionale e internazionale, raccolti in più di 40 anni di collezionismo da Roberto Savi, che ha dietro di sé una storia familiare che da secoli si è intrecciata strettamente con la storia dei coltelli di Scarperia. Una vera e propria “dinastia” di coltellinai la sua, nella quale saperi e pratiche connessi alla fabbricazione del coltello si sono tramandati da generazione a generazione fino a pochi decenni fa.  La collezione esposta ha riguardato coltellini piccoli o molto piccoli, di forme curiose e singolari, realizzati per pubblicizzare prodotti commerciali di varia natura, quindi figurativi, commemorativi ed anche pubblicitari, e ha messo in risalto le varie tipologie di questi oggetti, dalle più bizzarre a quelle più importanti sotto il profilo artigianale.
  • La mostra nasce in collaborazione con il Museo Stibbert di Firenze e vuole aprire un significativo confronto con gli aspetti della produzione di lame di qualità in ambito internazionale di peculiare rilevanza storica e artistica. Il percorso espositivo previsto dal Museo dei Ferri Taglienti per il 2017 propone un itinerario intorno alle armi “da offesa” e “da parata” appartenenti al subcontinente indiano. Si tratta di una selezione di armi bianche significative per la tipologia delle lame e per la preziosità della loro decorazione con l’impiego di metalli e pietre preziose. Un ulteriore elemento di unicità è poi da riconoscere nella presenza di elementi decorativi sia nelle impugnature di spade e pugnali che nei rispettivi foderi e astucci metallici lavorati finemente, riproducendo elementi vegetali e /o elementi animali con grande abilità e raffinatezza del disegno.
  • La 46a Mostra dei Ferri Taglienti per l’anno 2019, ventennale dell’inaugurazione del Museo dei Ferri Taglienti, avrà come soggetto la produzione dei coltellinai di Scarperia. Oltre all’esposizione dei prodotti più innovativi presentati dalle coltellerie artigiane produttrici, si intende proporre un percorso di ricerca e illustrazione della più recente storia artigiana del paese, a partire dalla seconda metà degli Anni Novanta fino all’epoca attuale. Questa parte della storia della coltelleria è sconosciuta alla maggioranza dei residenti e dei visitatori del museo, ed è invece molto importante sottolineare come, dopo un periodo di stallo (anni Ottanta del secolo scorso) nel quale i prodotti in vendita erano di bassa qualità (nella scelta delle materie prime) e con modelli standard privi di qualsiasi ricerca di natura professionale, si è voluto rilanciare la produzione con nuovi soggetti, talora estranei al mondo dei coltellinai e scommettendo su nuove professionalità nate in famiglie della tradizione artigiana dopo un periodo in cui i membri della stessa erano ormai inseriti nella produzione industriale. Tale produzione si caratterizzava per un alto livello di specializzazione che impediva ai soggetti, seppure utilizzatori di materie prime di alta qualità, di conoscere in ogni passaggio la realizzazione dei coltelli. Solo i coltellinai sono in grado di raccontare questo processo economico e professionale. Ed è quanto dovrebbe narrare la mostra, a fianco dei prodotti. Materiali,modelli, processo del lavoro, coadiuvato da immagini di alta qualità, sia dei prodotti che delle attività.  
  • Le armi e gli utensli presentati in questa pubblicazione sono stati scelti tra il materiale esposto nella mostra "Lame d'Africa", che si è tenuta nello storico Palazzo dei Vicari di Scarperia nel periodo 1à giugno - 16 settembre 2001 e che, dopo numerose edizioni dedicate a quanto è stato prodotto in Europa in fatto di strumenti muniti di lame, si è rivolta ai manufatti del continente africano. Si tratta di un materiale particolarmente interessante che, proprio in quanto fa seguito a quelle europeo, fornisce l'occasione per un confronto tra produzioni che sono espressioni di culture profondamente diverse, ma che talvolta nella soluzione di certi problemi pratici legati alla realizzazione di lame mostrano sostanziali analogie.
  • Catalogo descrittivo, in italiano ed inglese, della 29° Mostra dei Ferri Taglienti "Ferri per guarire: lame e strumenti chirurgigi fra '700 ed '800. In collaborazione con l'Istituto e Museo di Storia della scienza di Firenze e l'Ospedale del Ceppo di Pistoia", tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 31 maggio al 15 settembre 2002.
  • Catalogo della 31° Mostra dei Ferri Taglienti "Lame al femminile, le forbici e le arti delle donne, cucito, ricami e merletti" tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 29 maggio al 19 settembre 2004
  • Catalogo della mostra "Lame che attraversano la storia", mostra organizzata in collaborazione con il Museo dei Ferri Taglienti di Scarperia ed il Centro di Documentazione Archelogica di Sant'Agata. La mostra si è tenuta dal 30 giugno al 15 agosto 2012
  • Catalogo della 39° Mostra dei Ferri Taglienti "Il museo ospita i musei: museo dei Ferri Taglienti di Scarperia, Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago" tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 25 agosto al 16 settembre 2012
  • Catalogo della 35° Mostra dei Ferri Taglienti "L'Arte della caccia: usi, costumi, segreti e coltelli" tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 25 maggio al 14 settembre 2008
  • Catalogo della mostra "Coltelli da lavoro, il maremmano" tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 29 maggio al 19 settembre 2010
  • Coltelli per arte, per lavoro, per passione. Catalogo della 34° Mostra dei Ferri Taglienti, tenutasi al Palazzo dei Vicari di Scarperia dal 9 giugno al 9 settembre 2007. La XXXIV Mosta dei Ferri Taglienti si propone di mettere in luce la modernizzazione e l'aggiornamento della produzione del coltello realizzata dai coltellinai scarperiesi che, attraverso non sempre facili iniziative imprenditoriali, sono riusciti a coniugare saperi tradizionali e innovazione tecnica con il rilancio della produzione di coltelli dopo la depressione degli anni '60 del '900.
  • Il testo che segue è tratto dalla monumentale opera "La Coutellerie depuis l'origine jusq'a nos jours" che Camille Pagé, singolare figura di imprenditore, collezionista e studioso compilò tra la fine dell'ottocento e gli inizio del nostro secolo, nel tentativo di fornire un quadro complessivo della coltelleria mondiale, della sua evoluzione, delle diverse tipologie di oggetti prodotti e dei sistemi di fabbricazione impiegati nei vari paesi.

Titolo

Torna in cima